Eccoci al
Kruger, ultimo parco che visitiamo in questo viaggio. Siamo riusciti a
recuperare i due giorni di ritardo che avevamo a Cape Town ed ora possiamo
goderci qui i due giorni previsti, dedicandoli tutti alla ricerca di animali. Da
Nelspruit, dove abbiamo dormito, impieghiamo circa un’ora per arrivare al
Malelane Gate, la porta d’ingresso meridionale. Chiediamo se è possibile
dormire all’interno del parco e troviamo un posto tenda al Pretoriuskop Rest
Camp, l’unico che ha delle piazzole libere. È l’ottava volta che utilizziamo la
tenda da quando siamo partiti: l’avevamo portata solo per emergenza, invece è
stata fondamentale e ci ha permesso di dormire in posti fantastici. Paghiamo il
ticket d’ingresso e partiamo alla ricerca di animali, avvicinandoci lentamente
a Pretoriuskop, che dista ben tre ore d’auto senza tener conto delle soste. La
velocità massima consentita nel parco è di 50 km/h, che scendono a 40 nelle
strade sterrate.
Il Kruger è
il principale parco del Sudafrica e uno dei più importanti di tutto il
continente. Nelle classifiche dei dieci parchi più importanti dell’Africa
rientra sempre tra i primi posti, insieme all’Etosha e al delta dell’Okavango. Il
Kruger è lungo e stretto, misura 350 km di altezza per 67 km di larghezza, con
una superficie pari a quella dello stato di Israele e poco superiore a quella
della regione Veneto. Confina con il Mozambico a est e con lo Zimbabwe ad
ovest. Ha quasi 2.000 km di strade interne in buona parte asfaltate, soprattutto
nella parte meridionale.
Non ci sono
zone abitate all’interno del parco, la maggior parte dei viaggiatori alloggia
nei 12 rest camp principali, ossia strutture recintate, graziose e molto
curate, che offrono aree per il campeggio e una vasta scelta di capanne,
bungalow e cottage (quasi sempre al completo). Il parco e i rest camp chiudono
i cancelli al tramonto e li riaprono all’alba, chi si attarda viene multato.
Soggiornare in queste strutture è bello soprattutto per la bella atmosfera che
si respira tra gli ospiti e nelle zone di ristoro comuni.
Di animali ne
vediamo tanti, subito. I coccodrilli si possono osservare già dal ponte sul
fiume che si trova ancora prima del gate. Poi cominciano gli elefanti, i leoni,
le zebre, le giraffe. Di solito gli animali sono segnalati dalle auto ferme
lungo la strada. Altre volte li notiamo perché attraversano all’improvviso: il
limite di velocità è così basso proprio per questo. Forse è il parco dove se ne
vedono di più guidando in autonomia. Parlando con altri turisti capiamo che
ieri pioveva anche qui e di animali non se ne sono proprio visti in giro,
probabilmente si erano riparati sotto qualche albero.
Un recente
censimento dei mammiferi riporta questi numeri: 1.600 leoni, 8.100 gnu, 5.400
facoceri, 8.800 rinoceronti bianchi, 7.700 giraffe, 13.050 elefanti, 30.907
bufali, 32879 zebre e 98.000 impala. Nei vari rest camp, e alle porte di
ingresso del parco, ci sono delle mappe con i punti dove sono stati avvistati
alcuni degli animali più importanti, questo aiuta molto nella scelta delle
strade da percorrere.
Verso le 17
arriviamo al campeggio in modo da montare la tenda prima del buio. Molti dei
vicini accendono il fuoco per il loro barbecue, mentre noi ci avviamo verso il
ristorante. Questa sera ci trattiamo bene, è il nostro ultimo parco, nei ristoranti dei parchi si mangia sempre
qualcosa di interessante, spendendo poco. Mentre torniamo alla tenda il cielo
ci ricorda la sua bellezza, con l’immancabile Via Lattea e la Croce del Sud. Le
stelle sono così grosse che sembrano molto vicine.
L’indomani
partiamo verso le nove, quando stanno rientrando i gruppi che hanno fatto il
safari dell’alba. Per curiosità chiediamo loro se hanno visto qualcosa di
interessante, ci rispondono che non valeva a pena, che hanno visto solo qualche
elefante e qualche giraffa. Meglio così. Anche volendo non avremmo potuto
partecipare, già la sera prima ci avevano detto che non c’era posto, e forse
non ne avevamo nemmeno voglia. Il Kruger è famoso proprio per la possibilità di
farlo in autonomia. Decidiamo di andare verso il Lower Sable Rest Camp, su una
strada che segue il corso di un fiume. Poi torneremo indietro in modo da uscire
sempre dal Malelane gate, perché vicino alla città di Nelspruit, dov’è facile
trovare una sistemazione. Nel pomeriggio, quando ci stiamo lamentando di aver
visto pochi animali, vediamo sulla destra una decina di rinoceronti bianchi.
Una bella sorpresa.
Lungo la
superstrada verso Nelspruit ci sono due posti di blocco della polizia ed in
entrambi i casi ci fermano per un controllo. Per fortuna tutto fila liscio, ci
controllano patente e libretto ma non si accorgono del permesso annuale
dell’auto scaduto da venti giorni! Secondo quanto ci ha detto un automobilista
si può viaggiare per 21 giorni dopo la scadenza senza incorrere in sanzioni, ma
non eravamo sicuri che l’informazione fosse giusta.
La sera
dormiamo all’Harmony On Protea B&B,
una bella sistemazione presente anche su booking, gestita da una simpatica
signora. La guest house è poco lontano dall’Ilanga Mall, il centro commerciale
dove si trovano diversi ristoranti e dove ceniamo.
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Coccodrillo visto dal ponte del Malenane Gate |
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Ce ne sono tantissimi nel fiume |
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Un maschio di giraffa, distinguibile
per il colore più scuro delle macchie |
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Una faccia simpatica |
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Poi attraversa la strada |
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Il re del bush |
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Forse sta sbadigliando |
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Il parco ha una grossa varietà di uccelli |
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Un impala (Aepyceros melampus) |
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Nel parco ci sono moltissimi elefanti
sempre eleganti |
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Si vedono bene anche in lontananza
perché gli alberi sono spogli |
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I colori del parco |
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Un rinoceronte bianco |
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Sembra mogio mogio |
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Non è facile vederne così tanti |
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Le indicazioni all'interno del parco |
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Un raro bucorvus (Bucorvus leadbeateri)
chiamato anche Southern Ground Hornbill,
uno dei sei uccelli più grandi del parco |
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Un babuino |
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Una cucciolata di cani selvatici (Wild Dog) |
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E' ancora piccolo |
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Scene sulle rive del fiume |
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Fiori del parco |
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Due leonesse |
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L'ingresso del parco: Malelane Gate |
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Strani alberi |
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Cucciolo di elefante |
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Un bufalo con la lingua fuori |
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Un'antilope |
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Un gruppo di zebre |
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Loro ci sono sempre |
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Alberi fioriti |
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Troppo belli |
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Un'intera famiglia di giraffe |
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Una vera signora |
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Dei Big Five ci manca solo il leopardo |
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La mappa con l'indicazione degli avvistamenti |
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