A Cape Town
il tempo è ancora brutto, non piove ma ci sono dei nuvoloni in cielo ed è tutto
coperto. Dopo la visita al museo Six, ed una passeggiata in centro, decidiamo
di partire per il lungo viaggio lungo la costa, verso Durban. Sono circa 2.000
km, tenendo conto delle deviazioni lungo il percorso. La nostra auto continua a
comportarsi molto bene, non ha avuto conseguenze per i micidiali sterrati
namibiani e consuma veramente poco, quasi 22 km con un litro di benzina.
Abbiamo cominciato anche a togliere gli starti di polvere all’interno e lungo i
bordi delle portiere, con uno panno ed una spazzola comprati al supermercato,
non possiamo consegnare l’auto così e farla pulire all’interno non è semplice,
perché bisognerebbe svuotarla quasi completamente di tutte le nostre cose.
La prima
deviazione dopo Cape Town è Stellembosh, una delle città storiche della
Winelands, la regione vinicola più rinomata del Sudafrica, racchiusa tra basse
catene montuose che creano un clima ideale per la coltivazione del vino. Stellembosch
è anche e soprattutto città universitaria, con molti studenti che arrivano da
Cape Town, perché la vita in questa cittadina, a prevalenza bianca, è molto
più tranquilla che nella capitale. Con il cielo nuvoloso Stellembosch sembra
identica ad una città del nord Europa.
Come dice
Angelo Gaja nell’articolo “Alla scoperta dei vini del Sudafrica” pubblicato da
“La Stampa”, sono stati gli olandesi ad introdurre la viticoltura in Sudafrica
nella seconda metà del 1600, ricorrendo alle varietà francesi. Quella più
diffusa era il Pinotage, un incrocio con il Pinot nero. In tutto il Sudafrica
ci sono 700 cantine, quasi tutte associate in cooperative. Vengono prodotti 10
milioni di ettolitri di vino, metà dei quali esportati. Stellembosh, a pochi km
dal mare (Tichs diceva: “La vite ed il vino amano il respiro del mare”), è il
centro vinicolo per eccellenza. In questa città le cantine sono 170, tutte di
proprietà dei bianchi di ceppo olandese-anglosassone. Alcune aziende hanno
abitazioni storiche, con ville di fascino in stile olandese e ampi locali per
la degustazione e l’acquisto diretto del vino, abbinati spesso a ristoranti e
camere per gli ospiti. Tra le varietà di uve primeggiano Chenin Blanc, Shiraz,
Cabernet Sauvignon.
Dopo la
degustazione compriamo anche noi due bottiglie di Sauvignon bianco alla
Somerbosch Wine e Bistro, una vasta azienda vinicola fuori città, in mezzo ad
un paesaggio incantato, che per certi aspetti assomiglia a quelle delle colline
venete piene di vigneti, per altri sembra di essere in Toscana.
Dopo
l’assaggio dei vini ci spostiamo verso il promontorio di Betty’s Bay, per
vedere una colonia di pinguini africani, dopo quella di Città del Capo. È meno
numerosa e i pinguini sono soprattutto sulle rocce, invece che sulla spiaggia;
convivono con migliaia di cormorani che svolazzano qua e là, sovrastando con le
loro urla il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli.
Al tramonto
siamo ad Hermanos, pittoresco centro costiero, celebre per il quotidiano
passaggio delle balene, che trovano in questo golfo una corrente marina un po'
più calda rispetto al resto dell’oceano. Hermanos è considerata la migliore
località al mondo per osservare le balene dalla terraferma. In effetti ne
vediamo diverse in lontananza, con il loro caratteristico spruzzo d’acqua verso
l’alto. In certi punti della costa rocciosa, a cui si affaccia la città, le
onde sono veramente impetuose e generano spruzzi d’acqua altissimi. Ci fermiamo
qui per la notte, in una guest house lungo la strada (la “77 ON 7th Street”,
presente anche su booking) e cenando a fish end chips.
Oggi abbiamo
fatto pochissima strada, circa 200 km sui 2.000 che dobbiamo fare. Risistemiamo
il programma in modo da poter arrivare a Durban in altri tre giorni oltre a questo e
andiamo a dormire con la promessa che nei prossimi giorni ci impegneremo a
partire molto presto, ben prima dell’alba.
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La degustazione di vini in una delle cantine di Stellenbosh |
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Le tipiche case della cittadina universitaria (e vinicola) di Stellembosh |
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Nelle cantine, oltre alla degustazione,
è spesso possibile anche mangiare e dormire |
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Ci spostiamo dalle colline al mare |
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Il sole ci viene incontro a Bettiy's Bay |
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I pinguini africani nella riserva di Betty's Bay |
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Qui la costa è rocciosa e devono condividerla
con una numerosa colonia di cormorani |
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Lungo questa costa è possibile vedere le balene |
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Ad Hermanos le onde sono veramenee impetuose |
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Diverse balene si muovono nel mare |
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Il vento è forte e fa freddo, malgrado il sole |
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Operai vengono portati la lavoro |
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