Da Kamanjab,
incrocio all’americana con un distributore, un supermercato, e qualche guest
house per i turisti di passaggio, partiamo alla volta delle pitture rupestri di
Twyfelfontein, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. La strada più veloce
sarebbe quella per Korixas e poi girare ad ovest per una sessantina di km,
invece noi facciamo il giro ben più lungo che passa per Palmweg, lungo la C40 e
poi la C43, tutte strade sterrate. Il motivo è che la C40 è panoramica e con la
possibilità di avvistamento di animali lungo il percorso.
Partiamo
molto presto la mattina, la strada in realtà non ci sembra così bella, ma prima
di arrivare a Plamwag avvistiamo un gruppo di elefanti che mangiano proprio
intorno alla strada, noi e altri turisti rimaniamo lì mezz’ora a guardarli,
finché attraversano la strada per andarsene. Bello. Questi sono chiamati
elefanti del deserto, perché sono riusciti ad abituarsi a questo ambiente arido
e con pochissima vegetazione.
Arriviamo a Twyfelfontein
alle 13, sotto un sole cocente e a
picco. L'area è una zona transitoria tra il semideserto, la savana e la macchia.
La visita di 40 minuti è guidata, non ci si può muovere da soli. Ci sono oltre
2000 dipinti rupestri e graffiti dell'età della pietra presenti sulle rocce di
arenaria. Si ritiene che questi disegni siano stati fatti dagli antenati dei
moderni San (Boscimani). La datazione è incerta, ma si pensa che i disegni più
antichi possano avere più di sei mila anni. Rappresentano soprattutto scene di
caccia a diversi animali (elefanti, leone, rinoceronti, giraffe, otarie e
altri), molti dei quali sono rappresentati insieme alle loro impronte. Animali
che in questa zona non ci sono più da parecchio tempo, per via della siccità.
A sei km da
Twyfelfontein ci sono altre due cose di minore importanza da visitare.Visto che
siamo qui diamo un’occhiata alle Organ Pipe, una gola dove si ergono delle
insolite colonne di dolerite, una specie di basalto a grana grossa e poco più
in là le Burnt Mountain, una distesa di scorie vulcaniche nere che sembra terra
data alle fiamme.
A metà strada
tra le pitture rupestri e la città di Korinxas c’è l’interessante visita alla
Petrified Forest, un’area aperta punteggiata di tronchi d’albero pietrificati
che misurano fino a 34 metri di lunghezza, che secondo gli studiosi
risalirebbero a 260 milioni di anni fa. Questi alberi rappresentano gli
antenati delle attuali conifere. Considerata l’assenza di radici, gli studiosi
ritengono che ii tronchi siano stati portati qui da un’alluvione.
Verso le 18
arriviamo al paese di Korinxas, con poca benzina e nessun posto dove andare a
dormire. Sembra che l’unica alternativa al campeggio sia l’iGowati Country
Lodge, un po' troppo costoso per noi. Chiediamo a loro se ci sono delle guest
house più economiche in giro, fanno un colpo di telefono e ci trovano un’ottima
stanza in una nuova guest house, ancora senza nome, per un terzo dei soldi che
ci chiedevano loro. Ceniamo ottimamente in questo iGowati Country Lodge, l’unico
ristorante della città.
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Elefanti del deserto lungo la strada per Palmwag |
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Tutta la famiglia |
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Ci passa proprio vicino |
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Pitture rupestri risalenti a sei mila anni fa |
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Rappresentano animali ormai estinti in questa zona |
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Alberi fossili risalenti a 260 milioni di anni fa |
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Una prateria piena di alberi fossili |
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Colonne di dolerite, Basalto a grana grossa |
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Incontri preoccupanti pungo la strada |
Bellissimo viaggio fin ora. Un abbraccio
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