Siamo sempre
intorno ai 1.000 metri di quota e ci rimarremo fino al Delta dell’Okavango. L’aria
mattutina è frizzantina, ma il sole ha colori limpidi e piacevoli. La biancheria
lavata ieri sera è tutta perfettamente asciutta, anche quella più grossa,
indice di un’aria molto secca.
Cerchiamo di
partire presto per questa seconda giornata di trasferimento, anche oggi ci
aspettano quasi 600 km. Caricando l’auto notiamo che le ruote anteriori non
sono molto gonfie, così ci fermiamo presso un improvvisato baracchino di
aggiustaggio gomme lungo la strada. Durante il gonfiaggio il
gommista si accorge di un chiodo infilato nel pneumatico, togliendolo
sicuramente rimarrei a terra. Si offre di ripararla, ma non ci fidiamo
di farlo fare a lui, l’attrezzatura che ha non promette niente di buono, Siamo
in una grossa cittadina e si può trovare di meglio, malgrado sia domenica e
molti siano chiusi. Infatti troviamo un
gommista affidabile che ci ripara il pneumatico.
Dopo la spesa
al supermercato, per procurarci il cibo per il viaggio, partiamo da Serowe alle
11, tardissimo.
La strada è
sempre buona, con i soliti limiti esagerati a 120 km/h, noi non superiamo
mai i 100. Lunghi tratti di strada deserta, si incontra qualche villaggio ogni tanto, poche le auto, tanti gli animali
che invadono la strada. Ci sono buoi, asini, cavalli, pecore, capre.
Presso Mopipi
cominciamo i paesaggi tipici del delta, distese aperte e biancastre, che non sono
altro che il letto salmastro di laghi temporanei. Vengono chiamati Pan. Nella stagione delle piogge queste
specie di paludi sono umide e melmose mentre nella stagione secca sono piene di
animali al pascolo. Il contrasto dei colori è molto bello.
Facciamo
benzina spesso perché ci sono distributori solo nelle cittadine più grandi, in
molti casi ogni 200 km. Scopriamo che la nostra auto consuma poca benzina e fa
oltre 20 km con un litro. La benzina costa solo 0,8 euro al litro, ancora
meno che in Sudafrica.
Avevamo
previsto di arrivare a Maun per la 18.30, ma quando arriviamo sulla A3, una strada
in teoria veloce, troviamo 25 km di asfalto con buche profonde…alla fine arriviamo
a Maun dopo le 20.
Non tutti i
mali vengono per nuocere, per quasi due ore davanti a noi abbiamo avuto la
falce di Luna, con Venere in alto, la stella Regolo vicino e Mercurio poco
sopra l’orizzonte. Un pezzo di cielo che non dimenticheremo mai.
Arrivati a
Maun cerchiamo un posto nelle strutture prefabbricate dei due campeggi lungo il
fiume consigliati dalla Lonely. Entrambi sono al completo, hanno solo posti
tenda, ma non abbiamo nessuna intenzione di montare la nostra tenda al buio,
sulla sabbia e con il freddo. Troviamo con facilità un albergo lungo la strada
verso il centro (Adansonia).
Anche questa
sera salta la cena…ma non è grave, avevamo dato fondo alle nostre provviste
mentre eravamo in auto.
In due giorni abbiamo percorso 1.212 km.
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Lo spettacolo di un tramonto africano con spicchio di Luna e Venere |
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Secondo giorno: la prima foratura |
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Le Paludi salmastre nell'aera dell'Okavango |
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Solitudini... |
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Villaggi lungo la strada |
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Mucche al pascolo lungo la strada |
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La Luna con la gobba verso il basso, Venere in alto, la stella Regolo vicino alla Luna e sotto Mercurio |
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