lunedì 30 luglio 2018

Visita ad un villaggio Herero

Siamo sempre ad Opuwo. Oggi visitiamo un villaggio herero, con la nostra guida del Kaoko Information Center, la stessa che ci aveva accompagnati al villaggio himba e allo stesso prezzo (200 dollari namibiani a testa più 400 per la spesa al supermercato da portare come dono). Ci interessano gli herero perché è veramente strano vedere in giro per la città donne africane con dei vestiti pomposi e sgargianti di colori, come se stessero andando ad un ballo in qualche castello europeo del XIX secolo.

Partiamo in direzione Sesfontein e dopo quaranta minuti di strada sterrata entriamo in uno dei tanti villaggi. Prima di farci scendere dall'auto la guida chiede al capo villaggio se accetta la nostra presenza e i nostri doni. Anche qui ci sono solo donne a anziani in giro, gli uomini più giovani sono al pascolo con buoi e capre. Si nota subito la maggiore agiatezza degli herero rispetto a quella degli himba. Le case sono solide, costruite con pietre ricoperte di fango e sterco, hanno un tetto, porte e finestre. C’è l’energia elettrica, la televisione, e non molto lontano c’è anche una scuola. Quando chiediamo alla nostra guida la differenza principale tra i due gruppi etnici, lui vi risponde: gli herero vanno a scuola, gli himba no!

Gli strani vestiti portati dalle donne herero sono il lascito dei missionari tedeschi dell’epoca vittoriana, e sono generalmente costituiti da una grande crinolina (una struttura rigida per tenere gonfie le gonne) indossata sopra una serie di sottane, con un cappello o un’acconciatura a forma di corno. Se ne potrebbero vedere tanti di questi vestiti a Okahandja il 23 agosto di ogni anno, durante una festa tradizionale.

Alcune donne herero di questo villaggio conoscono l’inglese. Parliamo con loro mentre sono riunite intorno al fuoco. La cosa più strana che ci raccontano è che una di loro, pomposamente vestita, è figlia di una donna himba che vive in una capanna poco lontano. Malgrado la vicinanza alla casa e alla cultura della figlia, la mamma continua a vivere e vestire nel modo tradizionale. Quando arriva la mamma non possiamo evitare di chiedere una foto insieme.


Torniamo ad Opuwo verso le due di pomeriggio e partiamo per tornare verso sud. Dopo oltre 300 km di strada asfaltata arriviamo a  Kamanjab verso le 17.30, troppo tardi per affrontare la strada sterrata verso Palmweg, anche perché non è chiaro se lì c'è da dormire. Troviamo una camera alla Melissa's Guest House e ceniamo al più simpatico Oppi Koppi Rest Camp, sotto un bel patio affacciato ad un giardino.

Il genocidio degli herero a Wattemberg

A fine dell’Ottocento, dopo aver preso il controllo della Namibia, i tedeschi si trovarono di fronte ad un problema, in quanto tutta la terra migliore si trovava nelle mani degli herero e dei nama. Nel 1904 il capo degli herero invitò il capo dei nama e degli altri clan a stringere un’alleanza per contrastare l’avanzata degli invasori. Davanti alla reazione degli herero, e degli altri gruppi, i tedeschi furono costretti a retrocedere, ma a questo punto dalla Germania vennero mandati altri rinforzi.

L’11 agosto 1905 i nativi (prevalentemente herero) ed i tedeschi scontrarono a Waterberg. Questa volta furono gli herero a ritirarsi verso est, incalzati dalle truppe tedesche. Nelle quattro settimane che seguirono, circa 65.000 herero furono uccisi o morirono di fatica e stenti. Quando i tedeschi decisero di mettere fine all’offensiva, l’80% degli herero era stato sterminato. Gli studiosi hanno calcolato che, se non ci fosse stata questa strage, gli herero sarebbero attualmente 1,8 milioni, e costituirebbero il gruppo etnico dominante al posto degli owambo: gli herero sono invece attualmente 120.000.

Solo nel 2004, cento anni dopo il genocidio di Wattemberg, la Germania ha chiesto ufficialmente scusa, con un indennizzo di 28 milioni di euro.

Le donne herero vestono con vestiti di epoca Vittoriana

Con cappelli a forma di corno

Le abitazioni degli herero sono già delle piccole case

I bambini herero vanno a scuola 

Le case del villaggio hanno colori diversi

Mamma himba e figlia Herero, i due gruppi etnici sono molto vicini

I colori a volte sono sgargianti

Gli uomini usano una specie di gonnellino al posto dei pantaloni

Un ragazzo aiuta la madre nella preparazione del cibo

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