Botswana, Namibia e Sudafrica in utilitaria: Safari nel Delta dell’Okavango

L’ultima escursione nel Delta dell’Okavango la facciamo in jeep, dentro la riserva, oltre la ‘buffalo fence’, una barriera di filo spinato creata per separare la grande fauna selvaggia dagli animali domestici allevati dalla popolazione locale. È una barriera contestata, perché ostacola le masse di animali in fuga da incendi o inondazioni, che rimangono intrappolandoli tra il pericolo e la barriera.

L’escursione di oggi è un po' più costosa, 1250 pula (circa 125$) a testa, ma il servizio è completo, con colazione e pranzo. Si parte alle 6 di mattina, ci si ferma alle 9 per la colazione e poi all’una per il pranzo. Il ritorno è previsto per le 18. Con noi, nella jeep scoperta, ci sono olandesi, spagnoli e tedeschi. La Old Bridge Backpachers, ci ha fornito un poncho imbottito, perché nella jeep siamo allo scoperto e alla mattina il freddo è veramente tanto.

Per un’ora viaggiamo lungo la strada sabbiosa che porta da Maun a Kasane, una pista che si può fare totalmente solo in 4x4 in due o tre giorni di viaggio. Una strada che anche noi pensavamo di fare per andare a Kasane, dopo la nostra permanenza a Maun, ma è riservata solo alle 4x4. Un’auto a due ruote motrici deve fare per forza il giro più lungo (in km) per Nata, su una strada interamente asfaltata, ma piena di buche. Dopo circa 100 km lungo questa pista lasciamo la strada, entriamo nella riserva, seguendo solo qualche debole traccia.

Gli animali che vediamo durante questa escursione sono parecchi: giraffe, zebre, impala, elefanti, bufali, ippopotami, ecc. Ma quelli che ci hanno sorpreso di più sono stati i leoni, o meglio, delle leonesse con i loro cuccioli, in siesta all’ombra dei cespugli. A differenza di quello che si pensa, ai leoni ci si può avvicinare molto, mentre bisogna stare lontani dagli elefanti, molto aggressivi, soprattutto se hanno i piccoli vicino.

Alcune scene tra i leoni sono state tenerissime, si abbracciavano e si accarezzavano come esseri umani, per fortuna incuranti di noi, guardoni.

Torniamo verso le 18 e ci prepariamo per la lunga giornata di domani: 600 km verso Kasane e 10 ore previste. Dobbiamo partire alle 5 per essere sicuri di arrivare con la luce.